Molochio

Molochio visto dalla "Catorella"
Il toponimo Molochio, secondo un'ipotesi molto accreditata, deriverebbe dal greco malakos (da cui molokhion, in latino moloche), con il significato di malva, una pianta di cui la zona un tempo era ricchissima. L'italianizzazione del nome del paesino è avvenuta soltanto da circa un secolo; prima di allora il termine nella sua originale pronuncia si scriveva e si leggeva mulóçi (o mulòxi).











Amministrazione


SINDACO: Beniamino Alessio (centrodestra) dal 03/04/2005.

L' indirizzo del municipio è Piazza Monsignor G. Quattrone, 1.



Evoluzione demografica

ABITANTI CENSITI


Chiese




Chiesa San Giuseppe

File:S.giuseppe-molochio.jpg
La chiesa di San Giuseppe è situata nell'omonima piazza costituita di scalinate situata nel paese vecchio.
All'interno della chiesa c'è la statua di San Giuseppe, protettore del paese.









Chiesa parrocchiale di Santa Maria di Merula



Situata sul lato occidentale di una delle più belle piazze della piana è stata distrutta e nuovamente ricostruita successivamente ai sismi del 1783 e del 1908.
All'interno della chiesa c'è la statua in legno di Santa Maria di Merola (del 1550 circa), la quale si dice sia stata ritrovata fra dei rovi del paese vecchio grazie ad un corvo che continuava a cantare.









Chiesa San Vito

In piazza Umberto I sorge la chiesa di San Vito edificata nel XVII secolo per opera di Don Giuseppe Palermo. Al suo interno sono conservate le statue di San Vito, della Madonna e di San Rocco.






Santuario della Madonna di Lourdes

Il Santuario dell'Immacolata di Lourdes (il primo in Italia con detto titolo) lo fece edificare, unitamente al Convento, il cappuccino Padre Francesco Zagari da Scilla su terreno del fratello Mons. Rocco Zagari, parroco del luogo. La prima pietra fu posta dal Cardinale Gennaro Portanova, Arcivescovo di Reggio Calabria, alla cui Arcidiocesi appartenne Molochio fino al 1927. Il 29 giugno 1890, giunto in treno a Gioia Tauro, il porporato proseguì il viaggio in carrozza fino al paese aspromontano per lo straordinario evento. L'inaugurazione, dieci anni dopo, fu rimandata per l'assassinio del Re Umberto I del 29 luglio 1900. Finalmente il 14 settembre 1901, Esaltazione della S. Croce, assistito dai Vescovi di Oppido e Mileto, il Cardinale benediva il Santuario. Nella chiesa è custodita la statua lignea della Madonna di Lourdes scolpita a Parigi alla fine del XIX secolo e donata dalla contessa Suor Maria Probeck Schlestatd.
Un vascello portò l'effigie alla marina di Gioia Tauro per procedere in forma privata su un carro fino a Molochio. La devozione popolare verso la prodigiosa Immagine, nonché i personaggi e gli eventi che interessarono il Convento sono stati narrati da Padre Silvestro Morabito di Taurianova (1929-2005) nel suo libro:"Alle falde del Trepitò". Attualmente si sta costruendo a lato del Santuario un centro per pellegrini chiamato "La casa del pellegrino".





Trasporti e vie di comunicazione




Strade e autostrade:
Strada Provinciale 31, parte dalla Strada Provinciale 1 (ex SS111) (in località Marro) ed arriva nel centro di Molochio (4 km).


Linee ferroviarie:
La stazione delle FS più vicina è quella di Gioia Tauro (22 km).


Autobus:
Il servizio di autobus interurbani è gestito dalle FdC - Ferrovie della Calabria (ex Ferrovie Calabro Lucane) con le seguenti linee:
Linea: Gioia Tauro - Delianuova (transita da Molochio)
Linea: Molochio - Reggio Calabria (Aeroporto)


Aeroporti:


Gli aeroporti più vicini sono:




SITO UFFICIALE: http://www.comune.molochio.rc.it